La tua assenza, più acuta presenza

Pubblicato il 5 Ottobre 2014

Potrei intitolare questo pezzo: la tua assenza, più acuta presenza.

E' un bellissimo verso del poeta Attilio Bertolucci e in qualche modo si può paragonare alla sensazione che tante persone venute da molte parti d'Europa hanno provato ieri sera, prima dell'inizio del Requiem di Verdi che la Scala ha voluto dedicare al Maestro Claudio Abbado con un concerto straordinario che ha segnato l'inizio della direzione artistica di Riccardo Chailly.  

La tua assenza, più acuta presenza

L'assenza era ovviamente quella dell'adorato tenore Jonas Kaufmann che ha annunciato  con brevissimo preavviso la sua assenza causata ufficialmente da un malore improvviso, ufficiosamente spiegato con una laringite acuta .

Poi la meraviglia della Scala gremita da un commosso pubblico qualificato, la grandiosità del coro, la qualità altissima dei solisti ci hanno fatto   dimenticare l'assente, peraltro ottimamente sostituto dal tenore Mattew Polesani e  ci siamo abbandonati allo straordinario suono, alla secca  e ritmata direzione di Chailly, allo snodarsi del testo scandito dai solisti stellari che formavano  il cast.

Anja Harteros ed Elina Garancia, due magiche voci femminili, oltretutto due  donne bellissime e Ildebrando D'arcangelo, reduce dai successi salisburghesi insieme al già citato Polesani, la cui voce pulita non ha sfigurato in cotanto contesto insieme all'orchestra  e al coro in grande spolvero ci hanno fatto vivere una serata che ha avuto tutti i crismi del grande evento e se non c'è stata la corsa agli autografi in via Filodrammatici ci sono stati comunque tanti momenti caldi di incontri con amici venuti da ogni dove che comunque si sono ritrovati felici di stare insieme a celebrare il ricordo del grande Maestro con una bellissima commovente occasione.

Autoritratti di Marc Chagall e Giovanni Segantini
Autoritratti di Marc Chagall e Giovanni Segantini

Autoritratti di Marc Chagall e Giovanni Segantini

Se poi aggiungiamo che in questi giorni si sono inaugurate a Milano due mostre di grande livello rispettivamente dedicate a Chagall e Segantini si può dire che un weekend così  può fare dimenticare anche la prestigiosa assenza con cui ho aperto la mia riflessione settimanale. 

Le due mostre entrambe a Palazzo Reale nella diversità della stagione artistica di due pittori importanti: infatti  il primo vissuto tra la  fine dell'ottocento ha attraversato tutto il secolo scorso, il secondo invece nella sua breve vita è forse il più importante esponente del divisionismo ottocentesco italiano si sono rivelate all'altezza delle aspettative dei visitatori.

Personalmente ho molto amato lo Chagall dei paesaggi e dei volti della sua Russia onirica, quadri noti ma non tutti visibili spesso dalle nostre parti.

Segantini, forse più vicino al mio cuore, con i bianchi profili delle montagne della sua Engadina mi ha veramente emozionato e il leggere che molte sue opere sono in collezioni private mi ha dato la  conferma che il vederli  in una mostra rappresenta una occasione unica.

 

Chiudo tornando alla mia riflessione iniziale: la mancanza di un artista del livello di Kaufmann ha certamente tolto qualcosa allo straordinario Requiem scaligero, ma l'evento storico e le emozioni provate restano.

Francamente mi dispiace per lui che ha perso la bella occasione di dire "io c'ero" e gli auguro affettuosamente di cominciare a programmare con più parsimonia i suoi intensissimi programmi.

Nel suo personale interesse e in quello di tutti quelli che lo seguono anche con sacrificio nel suo vertiginoso girovagare nel mondo.

La tua assenza, più acuta presenza

Scritto da Adriana Stecconi Biagiarelli

Con tag #Kaufmann, #Abbado Claudio, #Chailly, #Garanca, #Harteros, #Polenzani, #D'Arcangelo, #Messa da Requiem

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Concerto/Evento perso per mille ragioni. Ripagato, in parte, da questa lettura e felice per la dritta data alla cara Matilde
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