Profumo di Kakania (infatti nel libro si cita Musil)

Pubblicato il 13 Ottobre 2014

Questa volta  tanto per cambiare, parlo di libri, anzi di un romanzo che mi ha fatto compagnia durante la scorsa piovosa estate.

Ero andata in libreria per comprare un regalo e mi ha colpito un titolo. Nonostante avessi deciso di non comprare più libri perché non so più dove metterli e poi diffido molto delle nuove uscite per cui  mi rifugio più volentieri nella rilettura di testi letti in gioventù, quel libro aveva un certo profumo e ho deciso di comprarlo.

Non sapevo che sarebbe diventato un best seller e non ne avevo letto niente ma il titolo La melodia di Vienna e le poche righe della controcopertina mi hanno fatto dire alla commessa: prendo anche questo.

Non mi sono pentita, in quattro giorni, sono terribilmente veloce  (poi mi tocca rileggere) mi sono divorata la saga della famiglia Alt, costruttori di pianoforti in Vienna dalla fine del settecento alla prima parte del secolo scorso.

Il nome dell’autore, che poi ho scoperto essere addirittura uno pseudonimo, Ernst Lothar, non mi diceva niente e quando poi ho letto dei paragoni sulle recensioni che addirittura parlavano di  saghe familiari citando I Buddenbrook mi è sembrato decisamente un’esagerazione, ma un certo fascino, un certo profumo musicale il libro certamente ce l’ha.

Semmai siamo più vicini a Joseph Roth e a tanti altri autori di lingua tedesca, perlopiù ebrei austriaci che ho tanto amato durante la mia romantica vita di lettrice.

© Tutti i diritti sono riservati

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Poi ho scoperto molto di più su questo autore  e su questo libro uscito in America nel 1946 col titolo The angel with the trumpet e poi ritradotto nella sua lingua madre come Der Engel mit der Pausane.

Questo distinto signore, fra l’altro uno dei fondatori del Festival di Salisburgo,

doveva certamente amare molto il teatro.

Questo suo libro, non a caso è diventato anche  un film nella sua Austria del dopoguerra e le vicende di una famiglia viennese attraverso i secoli è uno di quei libri di compagnia tanto preziosi quanto  rari nella letteratura di oggi, dominata in gran parte dagli autori d’oltre oceano.

Il mio conversare attraverso il blog non è una palestra di critica musicale, meno che meno di critica letteraria, ma in assenza – anche fisica- del maggiore ispiratore delle mie note questa volta ho divagato invitando anche i miei soliti pochi affezionati  lettori ad una passeggiata in quella Vienna Felix che tanto amo e che attraverso questo libro ho riattraversato con grande incantato divertimento.

Foto © Metropolitan Opera

Foto © Metropolitan Opera

Scritto da Adriana Stecconi Biagiarelli

Con tag #Lothar

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subito....!nol conosceaaa!
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